Ministère de la Culture et de la Communication (1999-2005)

Soler e Druot Rue Saint-Honore, 182, Paris

Un intero isolato del centro di Parigi, non lontano dal Louvre e dal Palais Royal, è stato ristrutturato come sede del Ministero della Cultura e della Comunicazione. L'intervento ha conservato e collegato tre edifici preesistenti, riunendo frammenti di paesaggio.

Nel 1995 il Dicastero della Cultura ha bandito un concorso, in cui l’obiettivo più importante era quello di mettere a confronto il patrimonio storico e la modernità, fondendoli in un unico corpo. Il progetto ha il compito di mettere in relazione passato e futuro e di diventare quindi, il punto di unione tra essi. Una grossa difficoltà è stata quella di dover rimodernare un’area della capitale francese fortemente iconica con punto di fulcro il Ministero; il progetto doveva intervenire su un vecchio isolato, ridandogli una nuova veste. La gara fu vinta da Francis Soler e Frédéric Druot.

Le perplessità della committenza circa la radicalità del progetto, ha fatto si che i lavori iniziassero solo nel 2002. Il progetto non era una nuova costruzione ma una riqualificazione degli edifici originari

Originariamente la facciata su Saint Honoré era in pietra, nel progetto di Soler tutte le pareti lungo il perimetro vennero avvolte da una griglia costruita da placche in acciaio inossidabile realizzate con strumenti di ultima generazione.

Soler si è cimentato nella sua ultima strategia avvolgente, lavorando con un robusto ma ugualmente scenografico, schermo di acciaio. L’applicazione di questo schermo è giustificato da motivi superficiali. Applicato con l’intenzione urbana di unificare diversi edifici di epoche diverse.Un reticolo di acciaio tagliato al laser secondo un motivo tratto da un ignoto dipinto rinascimentale, vela le pareti perimetrali, lasciando scorgere gli edifici retrostanti,riflettendo la luce e filtrandola verso l'interno. L'intervento è realizzato in una materia leggera che è chiamata rèsille che non impedisce la vista da dentro a fuori.