Viaduc des Arts (1988-1994) – Patrick Berger

Avenue Daumesnil, Paris

Costruito nel 1859, il viadotto serviva a sostenere la ferrovia che collegava la Bastiglia a Vincennes. Nel 1988 la città di Parigi decise di restaurare la costruzione attraverso un concorso promosso dalla SEMAEST (Société d'Economie Mixte d'Aménagement de l'Est de Paris) e vinto dall’architetto Patrick Berger. L’intervento di Berger si articola tra la Bastiglia e Rue Rambouillet sulle 67 volte preesistenti, per una lunghezza di 15 km. Nella riconversione ideata dall’architetto parigino era prevista la creazione di negozi e locali espositivi per artigianato sotto le arcate e di un viale alberato al di sopra della via ferrata ormai in disuso. Il viadotto ospita oggi, sotto le arcate, un insieme di ateliers e botteghe d’arte e artigianato.

Le soluzioni adottate per la messa in opera dovevano attenersi strettamente a condizioni iniziali che prevedevano la conservazione, l’utilizzazione e il contenimento volumetrico totale della struttura preesistente. Le volte vengono trattate con un tamponamento in vetro su due diversi arretramenti: la vetrina inferiore – adibita alle necessità espositive-commerciali (rientra di soli 35 cm in conformità alle norme) mentre quella superiore, con funzioni di alleggerimento e illuminazione, rientra notevolmente per sottolineare e dare importanza alla struttura della volta. Sulla centina ribassata in legno e ferro si imposta la divisione delle vetrine sia per quanto riguarda la funzione statica che quella rappresentativa. Per non intaccare la struttura, impianti e vani di sgombero sono stati inseriti in una galleria tecnica nel sottosuolo che costeggia il muro di fondazione. La conservazione dell’edificio unita alla reinterpretazione in chiave moderna si può notare anche nella scelta degli elementi, se da una parte troviamo infatti ferro e vetro, dall’altra Berger si è occupato di rinvenire mattoni provenienti da Beauvois sottoposti a trattamenti particolari alla ricerca di analogie materiche con il passato.